Un punto di contatto tra il mare e il cielo per il nuovo Porto della Marina di Loano (Liguria).
Milano – 2021
Oggi il termine “navigare” rimanda a un doppio significato: da una parte la navigazione per mare, dall’altra l’esplorazione digitale. Due mondi vasti e ricchi di mistero, così distanti ma anche così simili. È proprio questo contrasto ad aver ispirato il nostro progetto, vincitore del terzo premio al concorso internazionale Leisure Harbor indetto da YAC. Questa dualità ha trovato espressione nell’elemento della vela, motivo dominante del progetto, reinterpretata e stilizzata nelle forme geometriche dei rivestimenti di facciata degli edifici portuali. Riprendendo nella forma le vele delle barche, questi elementi architettonici sono però realizzati in policarbonato, ironicamente “morbido” e materiale estremamente interessante perché 100% riciclabile e tecnologicamente integrato. Ed è così che nel porto, dove le barche vanno a riposarsi dando vita a una foresta di alberi maestri, l’architettura regala delle vele aperte, gonfie di vento e di sogni, sempre diverse a sé stesse, che paiono muoversi perché riflettono il mare, che riequilibrano e abbracciano lo spazio.
L’intervento di re-design dell’edificio è particolarmente rilevante nella parte superiore della costruzione, dove, per valorizzare la struttura esistente è stata realizzata una passeggiata sopraelevata fra alberi e specchi d’acqua. Questo spazio esprime al meglio uno dei temi centrali del progetto: il design for all. Con design for all si intende progettare a partire dalle persone, tutte le persone, al fine di garantire a chiunque di usufruire dello spazio con le stesse possibilità. È per questo motivo che il progetto verte su un preciso codice di colore che possa offrire una più immediata e semplice lettura dello spazio. Per esempio, tutti i punti di accesso, le rampe, gli ascensori e le passerelle sono colorate di un rosso acceso, colore complementare al verde della vegetazione e perciò più facilmente riconoscibile (e oltre tutto colore della bandiera della città!) mentre tutti gli spazi di sosta e le sedute sono blu.
Secondo il briefing di progetto è stata data la possibilità di demolire uno fra gli edifici del porto. Noi abbiamo preferito mantenerli tutti, favorendo così un processo di upcycling, più in linea con l’attenzione ambientale dedicata al progetto. Gli edifici sono stati quindi rivestiti con le vele in policarbonato e questo intervento ha generato delle corti che abbiamo voluto destinare a mercati all’aperto e bookcrossing, dove possa essere valorizzata la ricchezza culinaria e culturale del territorio. È stato poi ricavato un ulteriore piano sopra all’edificio centrale al fine di realizzare un punto panoramico privilegiato, per continuità con l’esperienza di riavvicinamento al mare.
La passeggiata della Musica. Ogni edificio è caratterizzato da un’esperienza sensoriale e qui non poteva mancare quella che abbiamo denominato la “Passeggiata della Musica”. Se l’obiettivo del progetto è riaprire un dialogo con il mare, beh perché allora non parlare direttamente con lui? È così che nasce l’idea di questa esperienza più intima e insolita, possibile grazie a dei bracci di ferro che dalla scogliera giungono fino alla passeggiata, restituendo il ruggito delle onde che si infrangono contro le rocce. L’intervento dialoga con il contesto naturale e ad esso si intreccia con le sue forme, generando un nuovo spazio di relazioni tra il mare e i bagnanti, uno spazio pubblico come luogo di partecipazione e di un intimo incontro con l’ignoto.
Mangiare sott’acqua. L’esperienza di contatto con il mare viene ripresa anche negli interni, dove in questo caso abbiamo progettato un ristorante “sommerso”. Il ristorante è composto da micro-capsule delimitate da teli semi-trasparenti che danno vita a spazi phygital, che possono regalare esperienze sempre nuove e personalizzabili. Il pavimento e gli arredi riprendono i toni neutri della sabbia, rappresentando metaforicamente il fondale marino, mentre il soffitto è rivestito con pannelli di specchio ondulato che simulano le onde e riflettono il blu dell’acqua del porto, generando una sensazione di movimento.
Qui si completa il percorso esperienziale, attraverso la realizzazione di una passerella galleggiante che consente ai bagnanti un contatto inedito con l’acqua. Si tratta di una passerella che conduce a tre piattaforme galleggianti: un percorso circolare per camminare sull’acqua, una pedana rossa da cui tuffarsi e infine una struttura per il relax, con all’interno un piccolo giardino e tutt’intorno leggere tende bianche.
Di notte gli edifici diventano fantastiche tele su cui disegnare attraverso la tecnologia del video-mapping, perfettamente integrata con i rivestimenti in policarbonato che generano affascinanti giochi di luci e riflessi. E ovviamente non poteva mancare il cinema all’aperto!